Tutto è meglio che studiare (?)

Qualche giorno fa, uno studente con cui stavo parlando in merito alle aspettative che aveva riguardo il suo corso di studi, mi disse che, al momento della scelta della scuola, in terza media, pensava che le cose sarebbero state più facili, alla scuola superiore, rispetto a come poi si sono rivelate. E’ ovvio che questo discorso potrebbe essere esteso oltre che all’ambito scolastico, anche a molti aspetti della vita di tutti noi.

Perché nella vita, ormai l’avrai capito anche tu, non sempre le cose vanno come avresti voluto che andassero.

Gli amici talvolta non sono quegli amici che avresti desiderato: pensavi ti stessero sempre vicino e invece, proprio quando ne avevi bisogno, sono spariti.

Pensavi che la persona che ti interessava ti guardasse con gli stessi occhi con cui tu la guardavi e invece…il suo sguardo era rivolto in un’altra direzione.

E la scuola?

Che posto occupa la scuola nei tuoi interessi? Un posto importante oppure trascurabile?

Realizza le tue aspirazioni o mortifica i tuoi slanci? Perché, qualche volta, sembra che più cerchiamo di ottenere qualcosa, più succede che ci allontaniamo, o altri ci allontanano dalla meta che ci siamo posti.

Non so cosa pensi della scuola. Non so se per te studiare è fatica, tempo perso, piacere, passione, noia o qualcos’altro.

Vorrei che sapessi, che anche quando le cose vanno male, quando talvolta i voi sono bassi, quando pensi che piuttosto che stare chiusi in un’aula o davanti a uno schermo, ecco, tutto, ma proprio tutto sarebbe meglio che studiare, c’è qualcuno, proprio a scuola, che crede che ce la potresti fare a migliorare.

Nulla è definito e stabilito una volta per tutte. Cambiare è possibile, modificare le situazioni è nella sfera delle possibilità di ognuno di noi. Che siamo artefici del nostro destino non è un’espressione retorica: siamo quel che siamo in conseguenza della somma delle azioni che ogni giorno compiamo, dei pensieri che realizziamo, dei sogni che cerchiamo di coltivare o che uccidiamo in culla.

Il mutamento, se lo vogliamo, spetta a noi iniziarlo e credi che, a scuola, qualcuno che ti darà una mano, lo troverai sempre. Magari non tutti i tuoi insegnanti, magari neanche l maggior parte, ma credi che, quando ti rivolgerai ad una persona verso la quale riponi fiducia, quella persona ti tenderà una mano.

E il preside? Che fa un preside?

Cosa facciano i presidi in astratto non lo so. Io prendo il computer e scrivo a te una lettera per dirti che il tuo preside incoraggerà e sosterrà i tuoi sforzi di miglioramento.

Guarda dentro d te, decidi cosa vuoi raggiungere e dai il meglio per ottenerlo.

 Il Preside

Massimo Viganò

massimo.vigano@leviseregno.edu.it