Lettera del Dirigente per l'inizio del nuovo anno scolastico
Seregno, 7 settembre 2024
A.I.
Carissimi studenti, carissime studentesse,
all’inizio di quest'anno scolastico vorrei proporvi una riflessione sul mondo che verrà, i cui segnali anticipatori sono peraltro ben visibili da ora.
Vi siete chiesti come potrebbe essere costituita la realtà in cui vi muoverete, diciamo nell’anno 2034, ovvero tra 10 anni?
Chi entra ora al Levi, in quell’anno starà lavorando, oppure starà concludendo il proprio percorso di istruzione superiore o universitario. Chi lascerà quest’anno la scuola si avvicinerà alla soglia dei trent'anni e si accosterà sempre più ad una strutturazione sociale, lavorativa e relazionale definita.
Mentre viviamo la nostra vita, risulta difficile notare le modifiche, anche sostanziali, che stiamo vivendo. Li percepiamo quando, volgendosi all'indietro, riconosciamo quanto il mondo è mutato.
E’ una banalità, che riposa però su un fondo di verità, che i mutamenti diventano sempre più rapidi e, in conseguenza di ciò, spesso fatichiamo, immersi nella contemporaneità, a valutare la positività o negatività nel nuovo che avanza.
Probabilmente gli anni che state e stiamo vivendo, in futuro, saranno considerati un punto di svolta nella storia dell’umanità.
Il cambiamento sarà costituito dall’avvento dell’Intelligenza Artificiale.
Se l’ A.I. è la base per simulare i processi di intelligenza umana, con l'obiettivo, quindi, di creare computer in grado di pensare e agire come gli esseri umani, tra una decina d’anni potremmo confrontarci con la realtà di due enti, l’uomo e il computer, che producono meccanismi di formulazione del pensiero uguali o similari.
Nel qual caso entreremo in una condizione in cui, senza accorgercene, non saremmo sicuri se lo sviluppo di un pensiero o di un agito sia completamente frutto di una personale elaborazione o se, invece, sia derivato dall’A.I., che ci guida in una certa direzione piuttosto che in un’altra.
Dunque, chi avrà 24 o 29 anni nel 2034, dovrà porsi la domanda se il suo agire sia il frutto della propria Autonomia Individuale,cioè della sua A.I. o della Artificial Intelligence.
Potremmo allora avere due A.I., in potenziale contrasto l’una con l’altra.
Credo che la scuola e l'università nei prossimi anni dovranno misurarsi con questa realtà e, soprattutto, sviluppare una riflessione su quale percorso intendiamo seguire nel futuro. Affidarci, comodamente e,forse, però, acriticamente all’A.I., oppure cercare di prevedere quali rischi possa contemplare tale futuro e dunque preservare la nostra Autonomia Individuale.
Non dimentichiamo mai che la scuola ha il compito primario di educare le future generazioni all’esercizio del pensiero critico, forse solo unico presupposto alla garanzia che il nostro sistema di diritti non possa essere progressivamente smantellato.
In conclusione, carissimi studenti e carissime studentesse, nell’augurarvi che questo possa essere un anno proficuo per la vostra personale realizzazione, spero che sia altresì una nuova tappa nella costruzione della vostra Autonomia Individuale.
Il Dirigente scolastico
Massimo Viganò