Auguri di Buon Natale dal Dirigente Scolastico

Perchè no?

Le parole che leggerete da qui in poi sono nate  durante la prima redazione dell’Agenda scolastica per il prossimo anno. In quella riunione Giuseppe, uno degli studenti che stanno  progettando il diario dell’Istituto, riguardo una proposta da discutere, rispose: perchè no?

E in quell’occasione anch’io ho pensato: perchè no?

Ovvero, perché non scrivere un messaggio di auguri natalizi  in cui ci si chiede se non sia possibile immaginare altre realtà che - perchè no?- siano diverse rispetto a quelle in cui ci troviamo a vivere?

Cominciamo. 

Perchè no? 

Perchè non  sperare di poter vivere, finalmente, in un mondo in cui si possa dire che i diritti di tutti e di tutte sono rispettati? Un mondo in cui non prevale a priori la logica  che,  poiché si appartiene a diversi schieramenti - politici, sociali, economici ed altro - si debba  necessariamente essere di diverso avviso rispetto ai diritti di insopprimibile libertà delle persone.  I diritti travalicano gli schieramenti, superano le divisioni ideologiche, dovrebbero unire e non dividere.

Perchè no? 

Perchè non pensare ad una scuola in cui ragazzi e ragazzi trovino un'occasione di crescita e possano sperare che la scuola servirà loro, effettivamente, per realizzare le proprie aspirazioni e porre le basi per definire le proprie competenze? Oggi le offerte formative corrono, invece, il rischio di perdersi in molti rivoli nei quali gli studenti forse faticano a trovare il tratto comune che le deve costituire. 

Perchè no?

Perché non credere che possa esistere un mondo in cui sono scomparse queste ricorrenze?

6 febbraio:  giornata internazionale contro l’infibulazione e le mutilazioni genitali femminili;

7 febbraio: giornata nazionale contro il bullismo;

17 maggio: giornata internazionale contro l’omofobia;

25 novembre: giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Perché non credere in un mondo in cui non è più necessario ricordare che vi sono donne maltrattate, violate, ragazzi che si uccidono per le umiliazioni subite, persone che devono soffrire a causa della loro sessualità?

Utopie, sogni, fantasticherie?

No, perché ciò che era sogno decenni o anche solo anni fa, oggi è diventato diritto condiviso e perché “siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni".

Auguri di un sereno Natale e di un felice Anno Nuovo agli studenti, alle studentesse e alle loro famiglie, nonché a tutto il personale del “Primo Levi”.

Il Dirigente scolastico

Massimo Viganò